L’apertura di Amazon Go a Seattle dello scorso mese ben rappresenta la natura fluida dell’ambiente retail dei nostri giorni – un ambiente in cui la dimensione online, mobile e in-store vengono integrate per offrire ai consumatori un’esperienza d’acquisto migliore.
Un numero sempre maggiore di rivenditori si sta servendo dell’Internet of Things per interagire con i propri clienti e rispondere alle loro aspettative esperienziali, trasformando il modo in cui acquistano in negozio. Quasi l’80% afferma che garantire un’esperienza fluida e continua agli acquirenti, indipendentemente dai canali di interazione, è indispensabile per il successo dell’azienda. D’altra parte, sono anche i consumatori a richiedere un’integrazione sempre più presente tra il canale fisico e quello online, sia per quanto riguarda l’esperienza di acquisto in sé, che per la raccolta e segmentazione dei dati che li riguardano. Come ci comporteremmo noi tutti se, entrando in un negozio, riuscissimo a individuare l’esatta posizione di un articolo che vogliamo comprare solamente consultando l’app dello store? O se potessimo visualizzare e stampare la ricetta di un piatto che vogliamo preparare da un totem interattivo, mentre aspettiamo il nostro turno al reparto gastronomia del supermercato?
Sono quesiti ai quali i titolari di un’attività commerciale dovranno trovare presto una risposta, sia per capire come ottenere dei veri vantaggi competitivi, che per riuscire a soddisfare i crescenti bisogni della clientela.
Smart retail, perché l’IoT dovrebbe essere al servizio dei consumatori e dell’impresa
L’IoT unisce il fisico e il digitale
Grazie a sensori, smart beacon e tecnologia NFC integrata alle etichette elettroniche posizionate sugli scaffali, i rivenditori possono interagire con i clienti già in negozio, durante gli acquisti. In che modo? Per esempio personalizzando la loro esperienza con coupon sconto per gli articoli che utilizzano frequentemente. Oppure avvisandoli quando termina la disponibilità di un prodotto nello store, indicando quale sia il punto vendita più vicino in cui trovarlo o innescando meccanismi per l’acquisto online immediato. L’esperienza che si può offrire grazie alla tecnologia diventa più trasparente, fa risparmiare tempo ai clienti e allo stesso tempo rafforza l’identità dell’azienda.
Come soddisfare le aspettative dei clienti? Analizzando i dati!
Date le molteplici possibilità che i consumatori hanno di fare acquisti, i titolari di uno store devono trovare il modo di assicurarsi che i prodotti siano sempre disponibili. Dispositivi wifi con funzioni di monitoraggio e notifica a scaffale come le etichette elettroniche interattive aiutano gli operatori a gestire la giacenza a magazzino e il riassortimento, oltre che raccogliere i dati sulla scadenza dei prodotti, per far sì che i clienti possano sempre trovare in esposizione gli articoli desiderati.
Studiare i comportamenti di acquisto della clientela, sia online che nei negozi, è fondamentale per mettere a punto una strategia e raggiungere più facilmente il bacino di utenti con il messaggio giusto. Dove vanno i clienti a compare una lavatrice, in negozio o sull’e-commerce? Si comportano allo stesso modo per abbigliamento ed elettronica? Questa conoscenza richiede un’analisi approfondita, che arriva a influenzare anche la gestione del negozio, la pianificazione dell’inventario, l’organizzazione degli spazi espositivi e di magazzino – di fatto, la produttività di un intero reparto.
Ogni cosa al suo posto
Potendo intercettare i clienti mentre fanno shopping in negozio, i rivenditori riescono anche a rilevarne i percorsi d’acquisto e determinare di conseguenza come dovrebbero essere posizionati gli articoli a scaffale. Con l’IoT il processo di trasformazione dello store può iniziare addirittura a livello di supply chain: monitorare lo spostamento dei prodotti da un piano all’altro aiuta a migliorare l’efficienza operativa, agevolare i processi di gestione e valutare le opportunità di guadagno. Quanto incide la logistica in termini di tempo? Per quanto tempo un prodotto è rimasto sullo scaffale? L’analisi dei dati aiuta le aziende a fare delle considerazioni molto approfondite.
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